Ultimamente i titoli dei giornali sulla situazione economica riflettono un panorama turbolento. Dai dazi alle tensioni commerciali, le imprese devono destreggiarsi in un ambiente complesso. 

In un contesto di tale incertezza, è difficile immaginare come le aziende possano non solo sopravvivere, ma anche crescere. È qui che entra in gioco l'intelligenza artificiale, un potente strumento di resilienza e di crescita. 

Un recente articolo di Fortune sembra confermare la tesi che i cambiamenti economici hanno sempre accelerato l'adozione di nuove tecnologie, suggerendo che anche per l'AI potrebbe avvenire lo stesso. 

Per approfondire le implicazioni economiche che l'AI potrebbe avere, Brian Sathianathan, Chief Technology Officer e cofondatore di Iterate.ai, ha condiviso il suo punto di vista su come il momento in cui viviamo potrebbe far progredire rapidamente l'AI e plasmare il nostro futuro collettivo.

AI: la spina dorsale della resilienza aziendale

Quando l'orizzonte economico appare un po' nebuloso, qual è spesso la prima reazione delle imprese? Correre ai ripari e cercare di ridurre i costi. Tuttavia, l'AI offre un percorso alternativo più intelligente rispetto al limitarsi a stringere la cinghia. Sathianathan spiega:

"In fase di recessione, le aziende spesso puntano sulla riduzione delle spese. Le tecnologie di intelligenza artificiale aiutano a ottimizzare i processi, automatizzare le attività di routine e aumentare la produttività."

Quindi non si tratta semplicemente di fare di meno, ma di fare di più con le stesse risorse e di diventare più agili ed efficienti dove conta davvero.

È come cercare di orientarsi in un labirinto con gli occhi bendati: l'AI fornisce la mappa. 

"In questo momento difficile, investire nell'intelligenza artificiale può fornire quel vantaggio competitivo cruciale che consente alle aziende di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di usare meglio gli insight sui clienti per ottenere vantaggi strategici."

Non basta mantenere la propria azienda a galla, bisogna posizionarla un passo avanti rispetto ai competitor. Inoltre, le aziende devono fare un esercizio di messa a fuoco per individuare le applicazioni più significative delle nuove tecnologie. Sathianathan osserva:

"I rallentamenti economici fanno emergere gli impieghi dell'Al a più alto impatto, favorendo l'innovazione in aree come l'analisi predittiva e il servizio clienti. I settori come quello finanziario, ad esempio, possono beneficiare delle capacità che l'Al dimostra per la gestione del rischio e le strategie di investimento".

Che si tratti di anticipare i cambiamenti del mercato con l'analisi predittiva, di migliorare le interazioni con i clienti attraverso servizi basati sull'AI o di rafforzare la stabilità finanziaria tramite una gestione avanzata del rischio, l'AI sta diventando un elemento indispensabile. In definitiva, il messaggio è chiaro: 

"Pur dovendo affrontare delle difficoltà economiche, le aziende che adottano l'Al hanno maggiori probabilità di promuovere l'innovazione e di emergere più forti quando l'economia si riprenderà."

 

Orientarsi nell'economia febbrile di oggi non significa solo rispondere alle sfide, ma anche sapersi adattare e pianificare strategicamente.

Il catalizzatore involontario

Potrebbe sembrare un controsenso, ma Sathianathan ritiene che le sfide che ci attendono stimoleranno l'innovazione. Il CTO considera le avversità economiche come potenziali opportunità per il settore dell'AI. Alcuni settori stanno già sperimentando l'impatto positivo dell'AI in questo contesto mutevole. 

Sathianathan spiega che ciò potrebbe dare un impulso allo sviluppo dell'AI e persino creare nuovi posti di lavoro il che, in ultima analisi, stimolerebbe le economie locali in quanto le aziende investirebbero in talenti e tecnologie locali.

"Inoltre, i dazi potrebbero accelerare il passaggio a implementazioni di intelligenza artificiale locale. Le aziende potrebbero diventare partner di fornitori nazionali, il che aumenterebbe gli investimenti in infrastrutture e talenti locali", aggiunge.

In sostanza, quello che sembrerebbe un ostacolo potrebbe benissimo essere il catalizzatore di una crescita notevole e di investimenti in infrastrutture per l'AI.

Potenziare la forza lavoro per il futuro

Uno degli aspetti più entusiasmanti dell'adozione dell'AI è il suo potenziale di alleggerire il carico di lavoro dei dipendenti. 

Sathianathan ritiene che l'AI possa apportare benefici diretti ai dipendenti perché automatizza le attività ripetitive e consente alle persone di concentrarsi su questioni più complesse. In particolare, le piccole e medie imprese (PMI) possono utilizzare soluzioni AI come i chatbot per gestire le richieste dei clienti lasciando che il personale si concentri su attività di alto livello. 

Il tedioso inserimento dei dati, l'infinito smistamento delle e-mail, le incombenze amministrative: tutto può essere semplificato. In questo modo le nostre risorse collettive possono essere reindirizzate verso compiti più strategici, favorendo la creatività e la risoluzione di problemi più profondi.

 

"Individuate e supportate i promotori dell'AI in azienda mostrando use case reali e attuabili che testimonino il valore e la facilità di utilizzo dell'AI".

Sathianathan ritiene che oltre a far guadagnare tempo, la produzione di intelligenza artificiale stimolata dai dazi potrebbe anche avere effetti positivi sull'occupazione, in quanto gli investimenti locali creano nuove opportunità di business. 

Come devono prepararsi le aziende a questa evoluzione della forza lavoro? Con un approccio proattivo, cioè trovando un modo significativo per promuovere l'adozione dell'AI nella propria azienda. 

Questo è il consiglio che ha dato il CIO di Workday Rani Johnson durante un recente podcast Future of Work:

"Per promuovere l'adozione dell'AI all'interno in azienda, iniziate creando consapevolezza ed entusiasmo. Rendete gli strumenti di AI facilmente accessibili e integrati nei workflow quotidiani dei collaboratori, quindi individuate e supportate i promotori dell'AI interni mostrando use case reali e attuabili che testimonino il valore e la facilità di utilizzo dell'AI.

In questo modo ci si assicura che i dipendenti possiedano le skill e le conoscenze necessarie per eccellere in un'economia incentrata sull'AI e si crea una forza lavoro più solida e adattabile per il futuro.

Adozione rapida e mirata

L'aspetto interessante delle pressioni esterne è che spesso possono accelerare i cambiamenti interni. 

Come spiega Sathianathan: "Le soluzioni AI potrebbero rivelarsi un buon modo per affrontare i costi e le incertezze associate ai dazi perché oltre a migliorare l'efficienza, riducono la dipendenza dalle tecnologie importate". 

Questo potrebbe preannunciare un cambiamento in tutti i settori, in virtù del quale le aziende si affretterebbero ad adottare tecnologie che diano loro un vantaggio competitivo. Il CTO spiega in che modo alcuni settori possono beneficiare dell'adozione strategica dell'AI:

  • Manifatturiero: l'AI può ottimizzare la produzione e ridurre i costi della forza lavoro

  • Logistica: l'AI può ottimizzare i percorsi e la gestione della supply chain

  • Servizio clienti: i chatbot AI migliorano i tempi di risposta e l'esperienza cliente

  • Healthcare: gli strumenti diagnostici basati su AI possono migliorare l'assistenza ai pazienti

Queste soluzioni tuttavia non sono riservate a questi settori o a grandi imprese. 

"I dazi possono spingere l'adozione dell'Al nelle piccole e medie imprese che cercano di ottimizzare la loro operatività, ridurre i costi e rimanere competitive", aggiunge Sathianathan. 

L'adozione strategica dell'intelligenza artificiale permette di giocare ad armi pari e dota anche le realtà più piccole di strumenti potenti. Le PMI stanno adottando soluzioni di AI come i chatbot, che consentono al personale di dedicarsi a compiti più complessi e significativi. Inoltre, usano strumenti di analisi predittiva per ottenere informazioni sul comportamento dei clienti e sulle tendenze del mercato, entrambi elementi estremamente utili per una pianificazione ragionata. 

Alcuni leader concordano sul fatto che l'AI possa essere uno strumento utile, ma avvertono anche che le aziende dovrebbero implementarla in modo ragionato senza dare per scontato che sia la soluzione a tutti i problemi. 

Pierre Laprée, Chief Product Officer di SpendHQ, e Paul Magel, presidente della Supply Chain Tech Division di CGS hanno dichiarato a PYMNTS che l'AI non ridurrà automaticamente i costi, e Magel ha aggiunto: "L'AI non è una panacea. È incredibilmente utile, ma deve essere applicata correttamente per essere efficace".

Un'operatività rivolta al futuro

Orientarsi nell'economia febbrile di oggi non significa solo rispondere alle sfide, ma anche sapersi adattare e pianificare strategicamente. Sathianathan propone una roadmap che aiuti le aziende a prepararsi per il futuro nonostante i cambiamenti in atto a livello economico:

  • Rafforzare la supply chain: includere misure cruciali come la diversificazione dei fornitori e l'ottimizzazione della supply chain per minimizzare le interruzioni e ridurre i costi

  • Investire nell'innovazione: al di là degli adeguamenti immediati, investire in ricerca e sviluppo ed esplorare tecnologie alternative

  • Fare previsioni finanziarie: rafforzare la resilienza finanziaria prevedendo e preventivando i potenziali dazi, proteggendosi dalle fluttuazioni valutarie ed elaborando piani finanziari solidi

In pratica, l'obiettivo non è solo quello di superare la tempesta, ma di uscirne più forti e più competitivi. 

L'integrazione dell'AI è un imperativo strategico a lungo termine. Sathianathan precisa: "Per raggiungere un equilibrio tra promuovere l'innovazione dell'Al e gestire i rischi potenziali, le aziende dovrebbero adottare strategie diversificate".

Ciò comporta un duplice approccio:

  • Promuovere l'innovazione: le imprese devono investire in ricerca e sviluppo per promuovere l'innovazione e la sperimentazione.

  • Governance responsabile: lavorare alla definizione di politiche di governance Al chiare. Le aziende devono valutare regolarmente i rischi e implementare processi di test e convalida approfonditi per ridurli.

Sathianathan insiste sul fatto che le aziende possono rendere il loro percorso nell'AI innovativo e sicuro promuovendo una cultura basata sull'innovazione responsabile, coinvolgendo gli stakeholder e rimanendo informate sugli sviluppi normativi, vale a dire adottando una strategia che consolida la loro efficienza e competitività nel lungo periodo.

La strada migliore verso il futuro

Il panorama economico può sembrare un rompicapo in questo momento, dove i dazi e i segnali di recessione aggiungono nuove variabili, ma Sathianathan è convinto che non sia il momento di battere in ritirata.

L'intelligenza artificiale è uno strumento indispensabile per la resilienza delle imprese e offre un vantaggio competitivo anche in fase di recessione economica. Anche se le difficoltà non mancheranno, un passaggio strategico all'AI potrebbe essere determinante per aiutare alcune aziende a rimanere competitive.

In definitiva, la strada che le aziende devono percorrere è quella che prevede l'adattamento al cambiamento e l'adozione dell'AI con governance responsabile, innovazione continua e strategie per aumentare il valore aggiunto. Le aziende non stanno solo affrontando nuove sfide, stanno promuovendo la resilienza, il progresso e impegnandosi per emergere più forti e competitive in un mercato globale che cambia.

Secondo il 98% dei CEO, l'implementazione dell'AI avrebbe un beneficio aziendale immediato. Scopri i vantaggi che potrebbe ottenere la tua azienda in questo report per cui sono stati intervistati 2.355 leader globali.

Leggi di più