24 ore dedicate alla Giornata internazionale della donna: Workday celebra con eventi per ispirare e riflettere

In occasione della Giornata internazionale della donna, i nostri Workmate di tutto il mondo hanno organizzato un evento all'ora per 24 ore per riflettere sui vari aspetti di questa commemorazione.

A dispetto del suo nome, la Giornata internazionale della donna non riguarda solo le donne.

È anche l'occasione per parlare di forza lavoro diversificata.

E di combattere alcuni stereotipi generazionali.

Ma non solo.

È un'opportunità per richiamare l'attenzione su alcune tematiche importanti come le questioni di genere, la parità e la diversity, aspetti che sono alla base della costruzione di una forza lavoro e di una società più ricche e diversificate. Può sembrare difficile concentrare tutto questo nella Giornata internazionale della donna, ma i nostri Workmate in tutto il mondo hanno deciso di approfittare di questa commemorazione per ospitare ogni ora, per 24 ore, un evento in uno dei nostri numerosi uffici.

"La giornata diventa molto più ricca e articolata se non ci limitiamo a dire che riguarda solo le donne perché, in realtà, non è vero che riguarda solo le donne", afferma Esther Van Kirk, Senior Functional Consultant e Co-global Liaison dell'EBC (Employee Belonging Council) "Women @ Workday". "La parità interessa tutti."

In effetti, Embrace Equity è il tema della Giornata internazionale della donna 2023.

Per 24 ore l'EBC "Women @ Workday", i gruppi locali ad esso legati, altri EBC (il nome con cui Workday definisce i nostri gruppi di ricerca) e altri club gestiti da dipendenti Workday organizzeranno vari eventi, uno all'ora. Si parlerà di donne leader nel settore tech, di parità di genere e pianificazione familiare, di diversity in un ambiente di lavoro LGBTQ+ e di sostegno.

"Non credo che esista un unico problema che accomuna tutte le donne", afferma Richard Campitelli, Senior Vice President ed Executive Sponsor dell'EBC "Women @ Workday". "Ritengo che ci siano innumerevoli questioni che hanno un impatto diverso sulle donne a seconda di dove vivono, delle loro esperienze e della loro situazione. Pertanto, l'idea che possiamo riunire diverse regioni geografiche, diversi punti di vista e diverse priorità per me è davvero importante."

Se il formato "un evento all'ora per 24 ore" vi ricorda qualcosa avete ragione: si ispira a Telethon, la maratona televisiva di raccolta fondi che dura giornate intere.

"Ricordo con nostalgia le raccolte Telethon perché si aveva sempre l'impressione di poter dare il proprio contributo senza fare i salti mortali per partecipare, visto che lo si poteva fare a qualsiasi ora del giorno", afferma Kim Donohoe, Principal Program Manager e Co-global Liaison dell'EBC "Women @ Workday".

Van Kirk aggiunge: "È una causa comune e tutti collaborano per coprire tutte le fasce orarie. Quindi, al di là dell'aspetto nostalgico, c'è il lavoro di squadra necessario per realizzare il programma."

Questa solidarietà è la vera essenza della Giornata internazionale della donna, celebrata da oltre 100 anni: lavorare insieme per puntare i riflettori sui successi delle donne e i loro contributi senza smettere di lottare per la parità di genere.

"Ritengo che ci siano innumerevoli questioni che hanno un impatto diverso sulle donne a seconda di dove vivono, delle loro esperienze e della loro situazione."

Richard Campitelli Senior Vice President Executive Sponsor dell'EBC Women @ Workday, Workday

"Il fatto di aver bisogno di una giornata speciale per riflettere sulla condizione delle donne nel mondo è di per sé deplorevole, ma penso che sia un'occasione da non perdere e pertanto voglio sfruttarla appieno", prosegue Campitelli. "In generale, la nostra società ha ancora molta strada da fare per quanto riguarda il lavoro delle donne, l'uguaglianza e la parità, al punto che l'idea di celebrare le donne nella Giornata internazionale della donna sembra quasi un paradosso. Dobbiamo riconoscere e analizzare quello che resta da fare per giungere a una soluzione a livello di comunità, non solo di azienda".

Gli incontri organizzati in Workday in occasione della Giornata internazionale della donna hanno lo scopo di coinvolgere le persone e spingerle ad agire durante tutto l'anno.

"Ci auguriamo che questo evento dimostri che ci sono persone si impegnano e si mobilitano attivamente e che ispiri altri a fare la stessa cosa", afferma Van Kirk.

Ecco un esempio degli eventi che i Workmate hanno organizzato per la Giornata internazionale della donna:

Realizzarsi al lavoro e non limitarsi a sopravvivere

"Scalare la scala aziendale" è un'espressione usata per descrivere gli avanzamenti di carriera, ma per molte donne il percorso inizia con un "gradino rotto". Questo perché le donne non vengono promosse a ruoli manageriali – tappa fondamentale per la crescita professionale – nella stessa percentuale degli uomini.

Il gradino rotto continua a ostacolare la crescita professionale delle donne, in particolare delle donne di colore. Secondo lo studio 2022 Women in the Workplace, un report annuale stilato da LeanIn.org e McKinsey, "per 100 uomini promossi dal livello più basso a un ruolo manageriale, il numero di donne promosse è 87 e il numero di donne di colore promosse è 82". In più, da altri studi emerge che le donne devono affrontare ostacoli aggiuntivi man mano che invecchiano, ad esempio, sono percepite come "più fredde".

La crescita professionale delle donne di colore richiede in genere più tempo, ma nonostante le statistiche possano sembrare scoraggianti, l'evento organizzato dal gruppo Women of Color dell'EBC "Women @ Workday" vuole mettere in luce i percorsi di carriera più brillanti.

"Volevamo parlare con alcune donne che, secondo noi, hanno una carriera soddisfacente, se non decisamente eccellente", racconta Liz Valadez, Chief of Staff di Product Development and Quality Assurance di Workday e Co-Lead di Women of Color. "Spesso ci concentriamo solo sugli ostacoli e sulle difficoltà che costellano i percorsi professionali delle donne di colore, ma alcune di loro non si limitano a sopravvivere nel ruolo attuale o nei ruoli che hanno ricoperto in passato. Cosa possono insegnarci queste donne? Come possiamo applicare i loro insegnamenti alla nostra carriera? Volevamo dare spazio a chi al lavoro si realizza e non si limita a sopravvivere".

"Vogliamo parlare di che cosa sia realmente la professionalità, cosa significhi e chi lo stabilisce."

Tina Bartlett-Game Senior Manager, Functional Consulting for Workday Success Plans Communications Lead, Black @ Workday, EMEA Chapter, Workday

L'importanza di una visione globale e di una prospettiva femminile

Alla luce di tutte le situazioni che continuano a coinvolgere le donne in tutto il mondo, celebrare la Giornata internazionale della donna è stato importante per Alicia Taylor, Workplace Specialist e responsabile del gruppo locale australiano di "Women @ Workday". "Quello che accade rende ancora più importante celebrare questa giornata, e non solo con un interesse di facciata. Penso a movimenti come le recenti proteste in Iran, dove le donne vengono arrestate perché chiedono più libertà. È importante poter parlare di queste questioni."

Taylor si appassiona anche a battaglie più vicine, ad esempio supporta l'organizzazione Share the Dignity, che fornisce prodotti mestruali a chi non può permetterseli. L'attivismo del gruppo ha contribuito a far abolire la tassa australiana su tamponi e prodotti igienici femminili, ufficialmente rimossa nel gennaio del 2019.

Per gli eventi di "Women @ Workday" in Australia, negli uffici Workday di Brisbane, Melbourne e Sydney, Taylor ha scelto argomenti e tematiche care alle donne del suo paese. Per la Giornata internazionale della donna, parteciperà a un incontro con la collega Jo-Anne Ruhl, responsabile vendite per Australia e Nuova Zelanda.

"Ci tiene a fare in modo che i problemi vengano affrontati e che le donne siano ascoltate. Quando le donne arrivano ai vertici, può sembrare che vivano in una torre d'avorio e che siano poco avvicinabili. Poiché il reparto vendite è un mondo dominato dagli uomini, questa è un'ottima occasione per le donne di Workday per chiedere a una dirigente come Jo di raccontare il suo percorso e il ruolo che ricopre. L'incontro potrebbe aiutare altre donne a riconsiderare la loro carriera e le opportunità di mobilità interna. Jo è anche madre, quindi voglio chiederle come concilia l'ambizione, il desiderio di riuscire e il suo essere mamma. E come valuta il successo nel suo ruolo e nella sua vita."

Taylor vuole che la comunità Workday sia consapevole che esiste questo gruppo che supporta e motiva le donne. "Women @ Workday è in prima linea non solo per le donne, ma anche per altri gruppi come Black @ Workday. Voglio anche che le donne recepiscano il messaggio che non è necessario che rinuncino a qualcosa per ottenere qualcosa. Possono restare fedeli a loro stesse e fare ciò che vogliono. Fatevi avanti! Le donne posso fare qualsiasi cosa."

"Ci sono donne di colore che non si limitano a sopravvivere nel ruolo attuale o nei ruoli che hanno ricoperto in passato. Cosa possono insegnarci queste donne? Come possiamo applicare i loro insegnamenti alla nostra carriera?"

Liz Valadez Chief of Staff, Product Development and Quality Assurance Co-Lead di Women of Color, Workday

Questa pettinatura è abbastanza professionale?

A un evento dello scorso autunno, l'ex first lady Michelle Obama ha raccontato che durante la sua permanenza alla Casa Bianca aveva considerato l'idea di portare le treccine. Ma poi si era detta che gli americani non erano pronti. Il giornalista del Washington Post Jonathan Edwards ha scritto: "Michelle Obama ha raccontato che il suo dilemma è un esempio estremo delle decisioni che devono prendere ogni giorno le donne di colore per rispettare le politiche e le sensibilità dei loro posti di lavoro. Per queste donne è più sano e pratico acconciare i capelli con treccine, dread o afro, ma sentono la pressione di adattarsi ai canoni di bellezza bianchi e alle norme dell'ambiente di lavoro, pertanto scelgono di lisciarsi i capelli con prodotti chimici per ottenere un aspetto più professionale, più 'ordinato'."

Il nostro EBC "Black @ Workday" ha organizzato un dibattito per parlare della questione delle acconciature delle donne e di quali sono considerate professionali negli ambienti di lavoro, spiega Tina Bartlett-Game, Senior Manager, Functional Consulting per Workday Success Plans e responsabile della comunicazione per il capitolo EMEA di Black @ Workday. "Recentemente sono stati pubblicati degli articoli su questo argomento, su cosa è considerato professionale. In questo ultimo periodo di smart working, magari alcune persone hanno scelto di tenere i capelli al naturale e vorrebbero continuare a farlo ora che stanno per tornare in ufficio. Vogliamo parlare di che cosa sia realmente la professionalità, cosa significhi e chi lo stabilisce."

Il dibattito si amplierà e prenderà in considerazione anche altri tagli di capelli, alcuni frutto di scelte volontarie, e delle loro implicazioni. "[La nostra responsabile di Women @ Workday] Esther Van Kirk si unirà per parlare della scelta di tingere i capelli di colori insoliti. Perché i capelli rosa non sono considerati professionali?"

La parità nel suo senso più ampio è il tema di quest'anno, e questo dibattito lo affronterà dal punto di vista delle pettinature. Bartlett-Game si augura che questo evento incoraggi e sostenga chiunque decida di tenere i propri capelli al naturale o che scelga un colore originale. "Workday ci permette di esprimerci liberamente. Se vuoi farti le treccine va benissimo. Se la prossima settimana ti presenti con i capelli ricci, non c'è problema. Ciò che conta è che tu esprima chi sei e la tua personalità."

Quando le donne sono persone... e le aziende non lo sono

La giornalista, attivista, intellettuale e leader femminista statunitense Gloria Steinem ritiene che la battaglia per la parità di genere sia strettamente collegata ad altre cause e movimenti di liberazione. Spiega che i movimenti sociali sono collegati tra loro per motivi storici, politici e pratici e che comprendere queste origini e questi obiettivi comuni è determinante per il successo.

Per celebrare la Giornata internazionale della donna, il gruppo locale della Bay Area di "Women @ Workday" guarderà il discorso di Gloria Steinem intitolato "When Women Are People... and Corporations Are Not", che parla di false divisioni, dell'importanza di farsi valere e di farsi promotori del cambiamento. Il dibattito che seguirà sarà moderato da Sherry Bourzac, Customer Marketing and Advocacy e Co-Lead del gruppo locale della Bay Area di "Women @ Workday".

"Il nostro lavoro non è la nostra famiglia", sostiene Bourzac. "Ma è una parte importante della nostra vita, così com'è importante costruire il nostro set di competenze. Possiamo aiutarci a vicenda a realizzare i nostri obiettivi, ad acquisire maggiore sicurezza, a far sentire gli altri più capaci con la consapevolezza che c'è un'ampia rete di persone che ci sostiene. Approfittatene, chiedete aiuto, usate questa forza. È giusto chiedere quello che si vuole, vantarsi dei propri risultati e condividere ciò che si è imparato."

"Nessuno raggiunge un obiettivo lavorando da solo. Per crescere un bambino, ad esempio, serve un villaggio. Lo stesso vale per la vostra carriera", afferma Bourzac.

Lo scopo di ascoltare e commentare insieme il discorso di Gloria Steinem è di promuovere un dibattito vivace. "Voglio che le persone ne escano motivate, che instaurino nuovi rapporti, che siano ispirate a parlare apertamente e che facciano tesoro di queste idee e queste conversazioni. Voglio che le persone ne escano arricchite."

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