Il ruolo chiave nel cambiamento? Il CFO
Trasformare l'azienda per acquisire l'agilità e viverla quotidianamente non è facile, ma si può fare. "È essenziale che l'agilità sia adottata dall'intera impresa, ma tutto parte dal team esecutivo," afferma Bogan. E la figura cardine a guidare il cambiamento deve essere il CFO.
"In genere sono i CFO e i team Finance a gestire la trasformazione aziendale, poiché sono i principali responsabili del processo di pianificazione," osserva Bogan. "E devono mettere a punto gli strumenti che servono per avere agilità."
Un altro prezioso consiglio di Bogan: per garantire l'agilità, tutti all'interno dell'azienda devono operare sulla stessa lunghezza d'onda, ossia attingere a una stessa fonte di dati, uno stesso insieme di presupposti e una stessa serie di risultati. E questi dati condivisi devono essere accessibili in qualsiasi momento ai responsabili operativi che li gestiscono. Affinché la pianificazione aziendale sia davvero agile, occorre istituire meccanismi di controllo e feedback che garantiscano un'integrazione perfetta di flussi di lavoro, fonti di dati, metriche, driver aziendali e reportistica. È qui, osserva Bogan, che entrano in gioco le soluzioni di pianificazione cloud in grado di fornire ai responsabili operativi un'unica fonte di dati costante, onnicomprensiva e collaborativa.
Il Finance si trova al centro di questa trasformazione ed è la funzione chiave per metterla in atto. Una volta pianificato il tutto, quando si passa alla fase di attuazione e sorgono gli imprevisti, sono il CFO e i team Finance a indicare la rotta con raccomandazioni basate sugli insight e strategie opportune.
Prepararsi al futuro
Quarant'anni fa l'adozione dei fogli di calcolo ha rivoluzionato la pianificazione aziendale poiché consentiva ai team di simulare una molteplicità di scenari. Il processo ha subito un'accelerazione negli ultimi dieci anni grazie al cloud, che ha messo in grado team sparsi su continenti diversi di pianificare e collaborare in tempo reale con dati sempre aggiornati. Poiché il ritmo dell'innovazione non accenna a rallentare, anzi si intensifica, si può solo immaginare quale sarà il volto della pianificazione tra dieci o addirittura cinque anni.
Bogan sottolinea che machine learning e intelligenza artificiale potenzieranno ulteriormente i nostri ambienti di lavoro, dandoci gli strumenti per creare piani migliori e più articolati, simulare scenari più complessi, condividere e diffondere le informazioni in modo più semplice, e soprattutto mettere i team in grado di concentrarsi sull'attuazione della strategia invece che sulla predisposizione dei piani. Quando sottoporranno i piani all'attenzione del CdA, i CFO non dovranno più dichiarare che il piano ha "un'affidabilità del 25%" o anche "del 50%". Le soluzioni cloud metteranno a disposizione tutti i vantaggi offerti dalle tecnologie, dichiara Bogan, e quindi l'affidabilità dei piani sarà sistematica e costantemente elevata.
Costruire una cultura dell'agility
A prescindere dalla tecnologia adottata, spiega Bogan, l'agility trova espressione essenzialmente nella cultura aziendale. Le imprese di maggior successo sono quelle che non perdono mai di vista il business e ne hanno una conoscenza approfondita. E in un mondo in cui l'incertezza la fa ormai da padrone, i team più efficaci sono quelli che adottano una mentalità agile, si fanno trovare preparati di fronte agli imprevisti e soprattutto affrontano il mare del cambiamento mantenendosi saldi al timone.
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