La nostra indagine globale sulla trasformazione digitale mostra che i CFO hanno una forte consapevolezza della cultura aziendale e che sono pronti ad avviare il cambiamento.
I responsabili Finance hanno l'opportunità e la responsabilità di guidare la trasformazione digitale. Perché? Perché la nostra ricerca dimostra che hanno ancora molto da fare e molto da guadagnarci.
I principali ostacoli che impediscono alle aziende di raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale sono le skill della forza lavoro (38%) e barriere culturali come la fiducia, la trasparenza e l'engagement (35%): questo è quanto è emerso dalla nostra indagine globale "Closing the Acceleration Gap: Toward Sustainable Digital Transformation condotta su 1.150 senior business leader. Queste cifre salgono al 46% (skill come ostacolo) e al 56% (cultura come ostacolo) tra i CFO.
Le risposte al sondaggio mostrano che i CFO hanno una forte consapevolezza della cultura aziendale e sono pronti ad avviare il cambiamento:
"L'accesso ai dati è il punto dolente della maggior parte dei problemi tecnologici di un'azienda", concorda Jennifer LaClair, CFO della società di servizi finanziari digitali Ally Financial. "I dati devono essere responsabilità di tutti e questo è l'approccio che abbiamo adottato in Ally, dove ogni singolo dirigente e dipendente è un esperto di tecnologia."
Ma le cose non vanno sempre così. Molte aziende hanno rivisto le proprie strutture interne durante la pandemia, ma solo il 46% dei leader afferma di essere ben equipaggiato dal punto di vista digitale per garantire la continuità operativa in tempi di crisi. Tra i CFO, questa percentuale scende ad appena il 22%.
Perché è un tale problema per i responsabili Finance? In parte perché devono destreggiarsi tra molteplici fonti di dati in contrasto tra loro. "La quantità di dati da elaborare è enorme e c'è sempre più varietà", afferma Herman Widjaja, CTO di Tokopedia, una delle maggiori aziende indonesiane del settore tecnologico. "L'intelligenza umana non riesce più elaborare questo volume di dati."
Molte aziende hanno rivisto le proprie strutture interne durante la pandemia, ma solo il 46% dei leader afferma di essere ben equipaggiato dal punto di vista digitale per garantire la continuità operativa in tempi di crisi.
Se in mezzo a questo mare di dati cresce l'esigenza di una singola fonte di informazioni, i vertici aziendali si rivolgeranno agli analytics basati sull'intelligenza artificiale per analizzare i numeri, prevede Pete Schlampp, Chief Strategy Officer di Workday. "Ci sono così tanti dati che è necessario porre 100.000 domande diverse per arrivare agli insight", afferma. "Ecco perché dobbiamo affidarci alle macchine per trovare le tendenze da osservare."
Le nostre ricerche indicano che i CFO sono in ritardo rispetto agli altri leader aziendali per quanto riguarda questo tipo di trasformazione, ma la situazione sta evolvendo.
"Prima era comune sentire: tra tre anni avviamo la trasformazione, ci digitalizziamo," afferma Schlampp. "Adesso [questi progetti], invece di essere previsti per il 2025, vengono anticipati al 2022, 2023 e 2024. I CFO stanno uscendo dalla pandemia dicendo: non possiamo più andare avanti così, sappiamo di doverci trasformare."
Questo nuovo atteggiamento sta creando nuovi legami tra CFO e CIO, perché i responsabili Finance sanno che la tecnologia ha l'enorme potere di generare quegli insight sui dati di cui hanno così bisogno. Oltre a essere determinati a superare la divisione in silo delle funzioni aziendali, i CFO sono pronti a orientare l'evoluzione delle loro aziende verso una cultura basata sui dati.
Per leggere altri risultati dello studio condotto su CFO, CIO e CHRO, scarica il report completo "Closing the Acceleration Gap: Toward Sustainable Digital Transformation."
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