Immagina di essere il CFO di una compagnia di assicurazioni. Stai cercando di capire da dove derivano veramente i tuoi profitti. Quali politiche, prodotti o canali di vendita determinano profitti e perdite? Da dove proviene la maggior parte delle richieste di risarcimento? Come influenzano i profitti? Come individuare i dati finanziari e operativi che rivelano cosa sta veramente trainando il business?
Se sei in grado di rispondere a queste domande, puoi prendere decisioni sicure e informate su dove investire in tecnologie e risorse umane per adattarti meglio ai cambiamenti del mercato. Questo è un fattore essenziale per avere un processo decisionale efficace. Se non sai ancora rispondere a queste domande, continua a leggere.
Essere competitivi in un mondo saturo di dati
Per prendere decisioni efficaci è molto importante saper utilizzare i dati, ma già questo può essere impegnativo. La velocità con cui crescono i dati, per esempio, è impressionante. Tra il 2010 e il 2020, la quantità di dati creati, raccolti e copiati è cresciuta del 5.000%. E non sembrano esserci segni di rallentamento. Entro il 2025, la popolazione mondiale genererà circa 483 exabyte di dati ogni giorno. Questa accelerazione di volume e velocità rende difficile per le aziende gestire e dare un senso ai dati della loro attività. Inoltre, contrasta la capacità delle aziende di definire il loro vantaggio competitivo in un mondo saturo di dati e che cambia rapidamente.
Le aziende che faticano a uscire da questo tsunami di dati stanno lentamente affondando. In un'indagine del 2021 svolta su 85 aziende Fortune 1000, solo il 24% di esse definiva la propria attività dell'ultimo anno come basata sui dati. E anche se la richiesta dei molto ambiti data scientist è in aumento, il turnover è notevolmente alto. Il problema principale? Le aziende non hanno posto le basi per il successo.
Creare le basi per diventare un'azienda incentrata sui dati
Sfortunatamente, limitarsi a definire soluzioni e applicarle a un ambiente esistente non risolve queste lacune. In realtà, i manager del business e del Finance che cercano di cambiare rotta utilizzando il potere dei dati hanno bisogno di iniziare dal basso. Per spianare la strada verso una condizione a prova di futuro in cui è facile prendere decisioni efficaci serve un sistema che assimila, arricchisce e trasforma i dati collegandosi al sistema di registrazione; in altre parole, serve una base dati intelligente.
Una fonte di dati unificata e ampiamente accessibile è qualcosa su cui ogni azienda deve poter contare per modernizzare il Finance e il business nel suo complesso. Deloitte, ad esempio, la chiama "common information model" (CIM). Secondo Deloitte, l'implementazione di un CIM efficace è un prerequisito essenziale per le aziende che desiderano pianificare, registrare, creare report e misurare le performance in modo coerente in tutta l'azienda. "Un CIM ben progettato consente di guardare i dati in modo coerente", sottolinea Katie Glynn, Senior Manager of Digital Controllership di Deloitte. "Quando i contabili pensano ai dati, ci piace pensare che si interessino ai dati finanziari. Ci sono tuttavia anche dati di gestione e operativi che devono essere presi in considerazione per creare davvero una visione strategica del Finance".
Deloitte identifica un insieme di principi che aiutano a creare una trasformazione finanziaria sostenibile. Un CIM efficace deve essere:
Granulare. I dati devono essere abbastanza dettagliati da permettere l'automazione, limitare le riconciliazioni, generare insight, favorire le decisioni e generare report significativi.
Unico. Ogni dato ha un solo e unico scopo. Bisogna evitare la sovrapposizione o i casi d'uso multipli per non diluire i dati.
Flessibile. Creare una base che possa adattarsi ai cambiamenti futuri come riassetti, acquisizioni ed evoluzioni del business. È necessario prestare molta attenzione alla reportistica, assicurandosi che sia adatta a soddisfare le richieste attuali e future.
Integrato. Tutti i requisiti aziendali e di compliance devono essere incorporati nella base dati intelligente o nel CIM. Considerare anche le esigenze diverse da FP&A come il finance aziendale, la reportistica esterna, la contabilità locale e le imposte.
Coerente. Per promuovere il consolidamento finanziario e l'analisi comparativa, serve coerenza per tutte le regioni, le divisioni e le filiali.
Controllato. Definire controlli per assicurare l'aderenza alle politiche e ai requisiti e per prevenire "derive".
Una volta che una base dati intelligente viene creata e adottata da tutti i reparti finanziari e non, l'azienda può attingere a un set di dati più ricco che semplifica i flussi di lavoro di contabilità e pianificazione e che, in definitiva, l'aiuta a rendere efficace il suo processo decisionale.
Un sistema di pianificazione con funzionalità al passo coi tempi
Per quanto indispensabile, una base dati intelligente non funziona da sola. Servono diverse funzionalità e tecnologie per utilizzarla in modo da poter costruire e pianificare il futuro. Ecco quali sono:
Architettura in-memory. Quando grandi quantità di dati sono immagazzinate in memoria, il tempo di elaborazione si riduce drasticamente, e la necessità di ricorrere a processi batch per creare i report finanziari finali diventa un ricordo del passato.
Dati in tempo reale. Un contesto sempre più mutevole richiede dati in tempo reale con cui valutare accuratamente condizioni e vincoli, prendere decisioni informate e correggere la rotta con agilità.
Modello a oggetti. Per trarre il massimo vantaggio dagli insight ricavati dai propri dati, serve un modello a oggetti, piuttosto che un tradizionale piano dei conti. Grazie alla dimensionalità nativa, si dispone di analisi più ricche e di capacità di reportistica più versatili e granulari.
Modello di sicurezza connesso. Per ottenere insight e agire sulla base dei propri dati di gestione, operativi e finanziari bisogna essere in grado di raggrupparli in un unico luogo e renderli accessibili in modo sicuro a tutte le applicazioni.
Intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML). Per aiutare a gestire il rischio, far emergere le anomalie e prendere decisioni migliori più velocemente, l'AI e il ML devono essere integrati nelle soluzioni di pianificazione.
API e integrazioni. Integrare perfettamente l'ecosistema delle origini dati e i sistemi aziendali permette di ottenere un ambiente interconnesso che funziona come un'unica entità.
Comprendere, e persino prevedere, il business
Man mano che sempre più team Finance guidano la digital transformation delle attività contabili e di analisi e pianificazione finanziaria, i decision-maker stanno raccogliendo i vantaggi dell'implementazione di una base dati intelligente associata a capacità all'avanguardia, come visibilità sull'intera azienda, una pianificazione orientata al futuro e un processo decisionale agile. Molti di questi team si affidano a Workday per riuscirci.
Piuttosto che chiedere ai clienti di creare un ambiente completo assemblando tecnologie e middleware disparati (per non parlare della programmazione personalizzata, che estromette ancora di più il Finance), ora è possibile predisporre un ambiente che facilita il processo decisionale tramite un unico sistema che assimila, arricchisce e trasforma i dati in contabilità, per poi utilizzarli per analisi e pianificazione avanzate. Ed è tutto fatto in modo che il Finance possa mantenere il controllo.
Stefan Ball, Senior Solution Marketing Manager di Workday, spiega che i clienti di Workday sono in grado di fondere i dati operativi sulla forza lavoro e i dati finanziari in un unico hub di dati aziendali sotto il controllo del Finance. "Possiamo creare una contabilità a partire da quei dati operativi, pur mantenendo un collegamento fino ai dettagli di origine", spiega Ball. "Tutto viene poi collegato e protetto tramite il modello di sicurezza che già esiste in Workday".