Tuttavia dietro questo incremento si nascondono tragedia e rabbia. Quando si osserva la proporzione dei commenti dei dipendenti relativamente al termine "disuguaglianza razziale", si nota che la morte di George Floyd il 25 maggio 2020 ha avuto un impatto significativo portando alla globalizzazione dei movimenti per la giustizia sociale. È stato solo una settimana dopo la morte di Floyd che abbiamo visto il primo esempio di "Black Lives Matter" comparire in un commento di un dipendente.
Da questo si traggono soprattutto due conclusioni. La prima è che le persone di colore e i loro sostenitori partecipano sempre di più a dibattiti sul razzismo e la violenza che le minoranze sottorappresentate devono affrontare. La seconda è che queste conversazioni non avvengono più soltanto nelle vite private dei dipendenti. Avvengono sul posto di lavoro.
Vedere un simile aumento dei commenti dei dipendenti al riguardo dimostra che i dipendenti vogliono essere parte attiva di tale dibattito, anche sul lavoro. Il modo in cui l'azienda reagisce è importante e diventerà un fattore sempre più decisivo nell'impegno e lealtà dei dipendenti, nonché nelle decisioni di possibili candidati di entrare a far parte dell'azienda stessa.
L'intersezionalità è la chiave del successo.
Quando si considera come sviluppare le proprie politiche di DE&I, è fondamentale fare un passo indietro e considerare il quadro generale. Saper reagire è essenziale, ma reagire impulsivamente è un errore. Ecco perché l'approccio migliore è intersezionale.
L'intersezionalità sul luogo di lavoro si riferisce al fatto che i diversi aspetti di una persona, come razza, classe, genere, orientamento sessuale, religione, sono interconnessi e il modo in cui questi aspetti si sovrappongono in ogni individuo è ciò che ne determina relativi privilegi e svantaggi. Nel 2021 i dipendenti vogliono che i loro datori di lavoro entrino in empatia con l'intera gamma delle loro esperienze quotidiane.