"Siamo un'organizzazione piccola ma molto complessa e operiamo in tante giurisdizioni diverse, per cui è assolutamente vitale per noi avere un sistema affidabile che ci permetta di non fare errori quando si tratta di pagare i giocatori o di calcolare le imposte", spiega.
"È cruciale per noi non essere mai in ritardo con i pagamenti, perché se restiamo indietro inizia subito un nuovo torneo e le persone si trovano in difficoltà. Vogliamo offrire un servizio professionale, vogliamo che i giocatori siano pagati puntualmente e vogliamo che tutto fili liscio come l'olio".
In qualità di CTO, Michael Cole si trova nella posizione ideale per giudicare la complessità economica e tecnologica dell'organizzazione. È convinto che la tecnologia sia fondamentale non solo per promuovere l'efficienza del business, ma anche per preservare l'unicità del brand che fa di PGA European Tour un campione di modernità e innovazione.
"Non siamo due squadre che si affrontano su un solo campo per 90 minuti. Siamo 156 giocatori sparsi su 18 campi nell'arco di quattro giorni, e a volte cambiamo pure format, insomma siamo un'organizzazione complessa. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale perché ci consente di gestire tutti i livelli dell'organizzazione in modo semplice ed efficiente", dichiara.
"Ci piace essere innovativi e creativi quando produciamo nuovi contenuti entusiasmanti per i nostri fan. Ma sappiamo anche che la tecnologia ci deve far superare uno scoglio importante: creare semplicità in quella che è un'organizzazione estremamente complessa".
Il COVID-19 e la nuova normalità del business
Nel 2019 PGA European Tour ha compiuto il salto lasciandosi alle spalle i data center e abbracciando il cloud, accrescendo così di molto la sua agilità operativa. Quando il COVID-19 ha messo in pausa quasi tutti gli sport, golf compreso, l'importanza dell'agilità operativa è emersa in tutta la sua evidenza.
Cole spiega: "Dato che eravamo già pronti a lavorare da remoto con un notevole livello di agilità, quando è scoppiata la pandemia lo staff è stato in grado di passare allo smart working da un giorno all'altro. Di fatto, la casa è diventata un prolungamento dell'ufficio".
Gestire il personale che lavorava da remoto e garantire che avesse tutti gli strumenti e il sostegno necessari rappresentava una sfida anche per l'HR. Ma su quali ambiti ha concentrato l'attenzione l'HR? Quali difficoltà ha dovuto affrontare?
"Avere un sistema cloud ci ha permesso di avere a disposizione le informazioni e i dati HR sempre e ovunque, un fatto di enorme importanza", racconta il CPO Fran Merrylees. "Come molte altre organizzazioni, avevamo dovuto avviare processi complicati per accedere alla cassa integrazione. Ma poter avere tutti i dati necessari a portata di mano, anche quando lavoravamo da remoto, è stato determinante".
Spesso le avversità sono il più grande motore di innovazione e banco di prova delle capacità di un'organizzazione. La pandemia ha spinto molte aziende e organizzazioni a progredire perché le ha costrette a trovare strategie che funzionassero. Per Giacometto e il suo team, il cloud ha rappresentato un elemento essenziale per l'agilità finanziaria.