Il tuo talent marketplace favorisce la mobilità interna? Tre modi per saperlo

Un talent marketplace interno può favorire la mobilità interna dell'azienda, ma l'efficacia della soluzione dipende da come utilizza i dati sulle skill per rimuovere le barriere che scoraggiano i dipendenti a cercare nuove opportunità.

In un mercato del lavoro complesso, molte aziende faticano ad assumere personale, ma spesso l'origine del problema è da imputare alle aziende stesse. I dipendenti hanno citato la mancanza di opportunità di avanzamento come una delle ragioni principali per cui lasciano il posto di lavoro e, di conseguenza, sono più esigenti quando si tratta di scegliere la scelta successiva per la loro carriera. 

La competizione per accaparrarsi i talenti migliori e l'aumento dei costi associati ai talenti e alla manodopera impongono alle aziende di ripensare le modalità con cui attraggono, sviluppano e fidelizzano i talenti più preziosi. Le aziende non possono più affidarsi esclusivamente al recruiting esterno per procurarsi le skill di cui hanno bisogno e i manager devono attingere in modo più efficace dalla pipeline di talenti che hanno davanti agli occhi: i loro dipendenti. In altri termini, le aziende devono promuovere la mobilità interna.

La mobilità interna è lo spostamento (orizzontale o verticale) dei dipendenti dell'azienda verso nuovi ruoli o opportunità di acquisire nuove competenze. In ultima analisi, la mobilità interna promuove il coinvolgimento dei dipendenti, perché questi sanno che possono crescere continuamente e assumere nuove responsabilità vantaggiose per l'azienda. 

Per questo i talent marketplace interni sono sempre più comuni e sono oggi uno strumento essenziale della people strategy delle aziende di successo. Gli sconvolgimenti del mercato del lavoro spingono le aziende a utilizzare il patrimonio di risorse interno per le esigenze crescenti dell'attività: questa è, in pratica, la funzione di un talent marketplace interno. 

Che cos'è un talent marketplace? 

Un talent marketplace interno è una piattaforma HR in grado di abbinare un collaboratore a un'opportunità di carriera interna, come una posizione permanente o un'assegnazione temporanea. Un talent marketplace, spesso integrato in un sistema di gestione dei talenti, rende l'employee experience più coesa allineando i movimenti interni con la strategia aziendale.

Qual è la chiave del successo di un talent marketplace?

Da un sondaggio del 2022 è emerso che oltre la metà degli intervistati alla ricerca di un lavoro non aveva esaminato le opportunità di carriera all'interno della propria azienda prima di cercare un nuovo impiego all'esterno. Questo dato conferma la convinzione dei collaboratori di non avere opportunità di crescita nell'azienda per cui stavano lavorando.

È più probabile che i dipendenti si sentano coinvolti nel loro ambiente di lavoro se capiscono di avere opportunità continue di crescere e assumere nuove responsabilità all'interno dell'azienda.

Questo aspetto è in contrasto con la percezione che molte aziende hanno di sé stesse. In un altro studio, infatti, l'86% dei datori di lavoro dichiara di cercare attivamente all'interno dell'azienda le figure atte a ricoprire le posizioni aperte, e il 90% delle grandi aziende ritiene che i dipendenti abbiano sufficienti opportunità per trovare una nuova posizione interna.

Questi punti di vista molto discordi dimostrano perché serve un talent marketplace interno.

Con un marketplace, i dipendenti sanno che esiste un percorso ben definito per la ricerca di nuove posizioni all'interno dell'azienda e che l'assunzione di nuovi ruoli non solo è una pratica accettata, ma addirittura incoraggiata dal management.

Tuttavia ciò non significa che qualsiasi soluzione di talent marketplace interno funzionerà in modo ottimale. In Workday crediamo che il successo di un talent marketplace interno dipenda da come la soluzione utilizza i dati sulle skill e il machine learning.

L'utilizzo del machine learning insieme ai dati contribuisce a migliorare molti aspetti, dalla qualità dei dati sulle skill alla capacità di accedere ai dati sulle abilità e le aspirazioni dei collaboratori provenienti da fonti esterne. Un solido utilizzo del machine learning, inoltre, aiuta i business leader a comprendere le relazioni multidimensionali che esistono tra skill, sviluppo professionale ed esigenze dell'azienda.

Di cosa ha bisogno il talent marketplace per contrastare l'abbandono dei dipendenti? 

Un talent marketplace interno riduce al minimo gli ostacoli che impediscono ai dipendenti di proporsi per le posizioni interne all'azienda. Questi ostacoli includono la convinzione che le opportunità di crescita siano appannaggio dei dipendenti preferiti e la percezione che il management non supporti né incoraggi la mobilità interna.

La presenza di un marketplace interno indica che l'assunzione di nuovi ruoli interni non solo è una pratica accettata, ma addirittura incoraggiata dal management.

Ecco tre modi in cui un sistema di gestione dei talenti interno può aiutare i manager aziendali a superare gli ostacoli e rendere la mobilità interna una realtà per l'organizzazione.

1. Analizzare le analogie tra le skill per ottenere insight preziosi. Per le aziende, la mancanza di insight sulle skill già presenti nell'organizzazione è uno dei principali ostacoli alla promozione della mobilità interna. 

Strutturando i dati delle skill in una raccolta si elabora un vocabolario universale che non tiene conto di dove e come le skill sono state acquisite.     

Un sistema di raccolta basato sul machine learning (come Workday Skills Cloud) aggiorna continuamente i dati delle skill, che vengono suddivise in componenti, collegate ad altre skill e correlate ad altre categorie professionali. Ad esempio, se esistono varie definizioni per la stessa competenza, le skill generiche possono avere anche più di 20 sinonimi. 

Ma se si utilizzano dati sulle skill strutturati con un sistema basato sul machine learning, un talent marketplace interno può capire che un collaboratore con conoscenze di Microsoft Excel può avere anche competenze nel campo dell'analisi dei dati, della creazione di report e di altre attività per le quali si utilizza Excel. In tal modo le aziende possono portare alla luce il patrimonio di skill presente nell'organizzazione e ottenere gli insight necessari per le iniziative basate sulle skill. 

A loro volta, i dipendenti acquisiscono consapevolezza del valore delle loro skill nell'organizzazione aziendale. Per continuare con l'esempio di Excel, un dipendente che non si sentiva sufficientemente qualificato per candidarsi a una posizione interna di data analyst potrebbe scoprire attraverso una raccolta basata sul machine learning che in realtà è molto più qualificato di quello che pensava.

Questa è l'idea alla base di Workday Talent Marketplace. Workday Talent Marketplace è basato sulla raccolta Skills Cloud (che semplifica la libreria delle skill per generare insight più pertinenti) e propone ai dipendenti e alle aziende un quadro più completo delle skill di cui dispongono (a livello di singolo individuo e di organizzazione) e suggerimenti per orientare le azioni di riqualificazione.  

2. Democratizzare la mobilità interna. Un altro ostacolo alla mobilità interna, dal punto di vista del dipendente, è la convinzione che solo i dipendenti preferiti vengono a conoscenza delle opportunità in-house. Di conseguenza, chi cerca nuove competenze tende automaticamente a orientarsi all'esterno.

Ma come nel caso delle assunzioni, anche qui un approccio basato sulle skill favorisce la democratizzazione della mobilità interna. 

Un talent marketplace interno può associare un'opportunità interna ai dipendenti che possiedono le skill richieste. Ma è la qualità dell'abbinamento tra skill e candidati l'elemento che rende la mobilità interna più efficace. In altre parole, gli abbinamenti devono essere su misura per i dipendenti e apparire fruibili ai manager e alle altre figure che si occupano della ricerca di talenti per l'opportunità. 

In Workday Talent Marketplace i dipendenti ottengono un'analisi delle loro skill e dei requisiti necessari per un incarico a breve termine. I consigli includono una valutazione dell'abbinamento: ottimo, buono, accettabile o scarso. La valutazione promuove la visibilità delle skill necessarie, delle skill che il dipendente possiede e delle skill mancanti. Così, anziché cambiare datore di lavoro per trovare opportunità di crescita, i dipendenti si accorgono che le loro skill corrispondono ad alcune opportunità all'interno dell'azienda e vedono gli ambiti in cui possono riqualificarsi per migliorare la crescita professionale. 

3. Promuovere le interazioni per facilitare la mobilità interna. I dipendenti dicono di non avere sufficiente sostegno per intraprendere nuovi percorsi di carriera all'interno dell'azienda. Un talent marketplace, tuttavia, può facilitare le interazioni che promuovono la mobilità interna.

Come illustrato nel report McKinsey "Human Capital at Work: The Value of Experience", le risorse acquisiscono esperienza scegliendo nuove posizioni che arricchiscono o confermano il loro bagaglio di skill. Questi percorsi possono comportare il passaggio a un nuovo datore di lavoro, l'assunzione di un nuovo ruolo all'interno della stessa azienda o la scelta di intraprendere una nuova carriera. Nella maggior parte dei casi (oltre l'80%) si tratta del passaggio a un nuovo datore di lavoro, anziché dell'assunzione di un ruolo più avanzato o specializzato interno.

"Questo sembra indicare che molte aziende non hanno percorsi di crescita professionale abbastanza ampi da motivare la maggior parte del personale a crescere e a migliorare il proprio compenso nel tempo" dice il report McKinsey. "Molto spesso, chi desidera reinventarsi e assumere ruoli più senior deve passare a un'altra azienda".

Le aziende si adatteranno meglio al cambiamento se accetteranno l'idea che l'evoluzione professionale fa parte dell'esperienza lavorativa nel suo complesso, continua il report. 

"Per evitare che dipendenti validi si rivolgano altrove per crescere professionalmente, le aziende devono prevedere che il lavoro di un manager include la formazione di risorse che passeranno poi ad altre responsabilità" continua il report. "Ogni ruolo dovrebbe avere percorsi ben definiti verso ruoli futuri, con il dettaglio delle skill richieste per ogni fase".

La probabilità che i dipendenti si sentano motivati è maggiore se hanno visibilità sull'utilità che rivestono le loro competenze per l'azienda.

Con un talent marketplace i manager possono ottenere grandi vantaggi, come l'acquisizione di nuove skill da parte di collaboratori che lavorano su incarichi temporanei, ma che poi diventano patrimonio del team quando il collaboratore torna al suo incarico originale. I suggerimenti basati sulle skill possono anche facilitare le conversazioni tra manager e dipendenti e l'esplorazione di ulteriori opportunità interne. 

La crescita professionale somiglia più a una parete da arrampicata che a una scala

I dipendenti che si sono licenziati nel periodo delle grandi dimissioni citano la mancanza di mobilità interna come un indizio di cultura del lavoro tossica, il fattore principale che li ha spinti a licenziarsi. 

Senza dubbio, le aziende devono considerare la mobilità interna un imperativo. Poiché le aziende devono adattarsi rapidamente ai cambiamenti improvvisi del contesto operativo, i percorsi professionali sono diventati più simili a pareti da arrampicata: spesso i dipendenti seguono percorsi orizzontali anziché verticali per ampliare il loro bagaglio di skill e apportare valore all'azienda. La promozione di questi tipi di percorso nell'azienda dipende da come il talent marketplace interno interpreta i dati sulle skill.

Se elaborati correttamente, i dati sulle skill consentono ai talent marketplace di offrire un'employee experience coerente. Vedendo che le skill che possiedono sono necessarie all'azienda, i dipendenti si sentono più coinvolti e soprattutto fidelizzati in un mercato del lavoro molto complesso.

Leggi di più